Apileaks, gli studi segreti di Syngenta e Bayer sulla moria delle api
di Riccardo
Quintili
il Test – Salvagente | 2016-10-21T11:51:52+00:00
In pubblico sdrammatizzavano
i rischi che i loro pesticidi fossero letali per le api, in privato
invece erano ben coscienti dei pericoli. Anzi avevano in tasca degli studi
privati, commissionati da loro stessi, che dimostravano come i neonicotinoidi
causassero gravi danni alla popolazione delle api.
Bayer e Syngenta sono finite sotto accusa grazie a una rigorosa
indagine di Greenpeace che è riuscita a venire in possesso dei documenti
che sbugiardano i due big dell’agrofarma.
“APILEAKS”
In sostanza
industria e scienziati sanno da tempo che quesi prodotti possono danneggiare le
api. Eppure nonostante questo hanno continuato a difendere i loro pesticidi.
Sul suo sito
web, Syngenta, per esempio afferma che “non c’è correlazione diretta
tra neonicotinoidi e morte delle api e l’accusa che i pesticidi
neonicotinoidi siano intrinsecamente dannosi per colonie di api o popolazioni
non è vera”.
Inevitabili le polemiche, rimbalzate su stampa e televisioni statunitensi, e la
richiesta di una maggiore trasparenza del settore e delle autorità di
regolamentazione.
Syngenta ha provato a giustificarsi affermando che lo studio avrebbe dovuto
essere pubblicato su una rivista – pur senza fornire altri dettagli. Bayer,
da parte sua, ha detto che lo studio sarebbe stato oggetto di una prossima
conferenza.
Entrambe le aziende hanno affermato che il rischio per le api diventa sensibile
solo a concentrazioni più elevate di quelle normalmente utilizzate in
agricoltura.
IL BOOMERANG
Gli studi
recentemente scoperti hanno esaminato l’impatto del clothianidin di
Bayer e del thiamethoxam di Syngenta su api da miele a concentrazioni
variabili. Entrambi mostrano che le sostanze chimiche possono seriamente
danneggiare colonie di api ad alte concentrazioni, anche se gli effetti sono
stati meno marcati a livelli più bassi.
Il fatto che questi dati siano rimasti segreti, tuttavia, non sorprende
più di tanto i critici. Negli Stati Uniti, infatti, l’EPA (l’Agenzia per
la protezione dell’ambiente) sta conducendo una revisione sui pesticidi
neonicotinoidi e sul loro impatto sulla salute degli impollinatori.
A gennaio la prima tappa di questa recensione ha rilevato che l’imidacloprid di
Bayer danneggia le api e ha suggerito che “si limiti l’uso” della
sostanza chimica entro la fine del 2016. I risultati delle revisioni di
thiamethoxam e clothianidin, da cui sono tratti questi due studi, dovrebbe
essere pubblicati nel 2017.
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